I confini orografici della Valle Siciliana del Gran Sasso sono abbastanza semplici da comprendere. Da una parte c’è la catena del Gran Sasso individuata dal largo anfiteatro che va dal Montagnone al Monte Camicia passando ovviamente per i due Corni (Grande e Piccolo) e una lunga sequenza di diverse altre cime.
Più a valle i confini di questo anfiteatro sono individuati dalla lunga sequenza di colline che da sopra Tossicia vanno verso Ponte Vomano da una parte (sinistra orografica) e da quelle che sopra a Castelli scendono verso Basciano dall’altra (destra orografica). Entrambi i confini orografici così individuati sono due canali di gronda naturali ed il loro sottosuolo è percorso dalle condotte degli acquedotti che alimentano l’immensa rete dell’acquedotto del Ruzzo. Va da sé che le strade che ne percorrono la cresta sono spesso inframezzate da fontane.
Fatta questa doverosa premessa si intuisce la razionalità di un itinerario che percorre la sommità dei due rami confinali orografici unendosi nell’alta valle grazie alle strade che attraversano diversi paesi ricchi di scorci magnifici e di bellezze architettoniche e artistiche. Il giro viene qui descritto in senso orario, ma nulla vieta di effettuarlo in senso antiorario.
Si parte dal casello autostradale di Colledara dell’A24 facilmente raggiungibile da ovunque, nei cui pressi ci sono numerose possibilità di posteggio. Dal casello ci si dirige verso Ornano e da qui una rapida discesa ci conduce su Tossicia. Da Tossicia si risale al bivio di Chiarino dove si svolta a destra e si comincia a seguire alcuni saliscendi panoramici fra le colline. A destra si apre la vista sull’intera Valle Siciliana e sulla catena del Gran Sasso mente a sinistra in basso si vede l’abitato di Montorio al Vomano con i Monti della Laga a far da sfondo e poco più in là i Monti Gemelli.
Un ultimo tratto in discesa più ripida ci porta velocemente sulla strada statale 150 che seguiamo verso Val Vomano. Arrivati alla frazione di Zampitti i più timorosi potranno proseguire sul fondo valle fino a Villa Vomano da dove seguiranno le indicazioni per Basciano, noi svoltiamo invece subito a destra inoltrandoci su una magnifica salita che in 3 km con alcuni tratti più ripidi conduce in breve al paese di Basciano. Arrivati alle prime case si svolta a destra sulla strada che sale da Villa Vomano e si prosegue su pendenze adesso molto più morbide seguendo le indicazioni per Bisenti. Fra ampi e magnifici scorci sul panettone del Corno Grande che domina su tutta la valle si arriva a Pilone e poco dopo si svolta a destra seguendo le indicazioni per Castelli.
La strada ora percorre la sequenza di colline che salgono fin sotto all’imponente parete nord del Monte Camicia. La strada sembra fare un viaggio nel passato, fra piccoli borghi e poche case isolate. Le ampie vedute sia a sinistra verso le colline ed il mare Adriatico e a destra sull’intera catena del Gran Sasso sono un invito a perdersi nei pensieri e a pedalare in armonia con se stessi e la natura circostante. La salita è lunga (24 km) ma mai eccessivamente ripida con anche alcuni brevi tratti in discesa. Si arriva così al bivio per Rigopiano nei cui pressi è situata l’ennesima fresca e benvenuta fontanella.
Ci si copre e si scende sulla strada che veloce e ripida conduce a al borgo di Castelli. Poco prima di entrare in paese consiglio senz’altro di fare una breve deviazione sulla destra a San Donato. Una piccola chiesetta in pietra cela al suo interno un meraviglioso soffitto adornato di piastrelle in ceramica. La Sistina della maiolica, come viene chiamata con giusto orgoglio dagli abitanti della zona.
D’altronde a Castelli le opere in ceramica sono di casa dal 12 secolo e sono esposte in molti celebri musei nel mondo fra i quali l’Hermitage di San Pietroburgo.
Superata Castelli avete 3 opzioni: la più semplice consiste nello precorrere tutta la strada che scende a valle fino a San Giovanni ad Insulam (e visitare la magnifica chiesa romanica dell’XI secolo ivi situata) per proseguire su Isola del Gran Sasso. Una soluzione un pochino meno facile invece prevede di arrivare ad Isola attraversando i paesi di Villa Rossi e San Massimo. La terza soluzione per i più allenati invece prevede la risalita della ripida stradina in parte brecciata che sale al Lago di Pagliara in cima alla quale si gode un magnifico panorama sui vicini monti Camicia a Prena. Ci si copre e si scende fra gli alberi a Pretara e successivamente si arriva a Isola del Gran Sasso.
Da Isola in 7 km di comoda salita si arriva al punto di partenza ma se avete le gambe consiglio senz’altro di salire a Casale San Nicola per ammirare da vicino l’immenso panettone del Corno Grande che con oltre duemila e cinquecento metri incombe sull’abitato del paese e la vicina uscita del traforo autostradale.
Da Casale invece di rientrare su Isola, scesi a Fano a Corno si svolta a sinistra e si sale verso Cerchiara, paese situato fra gli incombenti pilastri autostradali, da dove si prosegue fino a Forca di Valle meta dell’ultima salita di giornata. Da Forca in breve si scende su Ornano e così al punto di partenza del nostro giro.
Giro che si presta a essere percorso un po’ con tutte le bici. Tuttavia per alcuni tratti di asfalto non proprio ottimale e qualche breve tratto sterrato consiglio l’utilizzo di copertoncini di tipo gravel.
Dati tecnici approssimativi:
Totale Km: 80 circa
Dislivello: 2.100 m
Difficoltà: pur non avendo salite particolarmente difficili, il giro completo a causa della sua lunghezza si presta ad essere percorso da ciclisti allenati. Non mancano però le possibilità per abbreviarlo.
È sempre un piacere leggere questi post. Seguo dai tempi del “Valle Siciliana” blog. Ormai secoli fa…
Grazie! Fa sempre piacere sapere che qualcuno legge 🙂